Perché gli italiani comprano sempre meno auto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Perché gli italiani comprano sempre meno auto

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I motivi dietro il calo delle immatricolazioni auto in Italia: redditi stagnanti, prezzi elevati e priorità economiche delle famiglie.

Negli ultimi anni, il mercato delle auto in Italia ha registrato un calo significativo. Se nel 2007 le immatricolazioni superavano i 2,5 milioni, nel 2023 il dato si è fermato a 1.560.000 unità. Un crollo evidente, che riflette una serie di problematiche economiche e sociali. Il disamoramento verso le automobili non è la causa principale: gli italiani continuano ad amare le quattro ruote, ma devono fare i conti con problemi concreti come redditi stagnanti, inflazione e costi di vita sempre più alti.

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Un mercato automobilistico in crisi: vendite in calo costante

Uno dei fattori chiave è rappresentato dai guadagni troppo bassi rispetto all’aumento dei prezzi. Secondo i dati dell’Unrae, dal 2011 al 2023 il reddito medio degli italiani è cresciuto del 22%, mentre i prezzi delle automobili sono aumentati del 58%. Contemporaneamente, anche le spese per abitazioni e utenze hanno subito un’impennata (+63%), seguite dai beni alimentari (+35%). Di fronte a queste dinamiche, le famiglie italiane sono costrette a scegliere dove allocare il proprio budget.

L’auto non è più una priorità

Oggi l’acquisto di una nuova auto viene spesso considerato una spesa rimandabile. In un contesto in cui gli stipendi faticano a tenere il passo con l’inflazione, gli italiani danno la priorità alle spese essenziali, come abitazione, utenze e alimentari. L’automobile, un tempo simbolo di status e libertà, è ora percepita come un lusso da affrontare solo quando strettamente necessario.

Questo atteggiamento ha portato all’invecchiamento del parco auto circolante. L’età media delle automobili in Italia è passata da 7,9 anni nel 2009 a 12,8 anni nel 2023. Oltre il 58% delle vetture ha più di 10 anni e ciò comporta due conseguenze principali: maggiore inquinamento e minore sicurezza. Le auto più vecchie, infatti, non rispettano gli standard Euro 4 e rappresentano ancora il 22,4% del totale circolante. Inoltre, sono meno sicure rispetto ai modelli moderni, dotati di tecnologie avanzate per la protezione dei passeggeri.

Il calo delle immatricolazioni in Italia è la conseguenza di fattori economici profondi: redditi stagnanti, aumento dei costi di vita e priorità che spostano l’auto in secondo piano. Questo trend non solo riduce le vendite, ma contribuisce anche all’obsolescenza del parco auto italiano, con conseguenze negative per l’ambiente e la sicurezza. Per invertire questa rotta, saranno necessarie politiche economiche mirate e incentivi per rendere l’acquisto di auto nuove più accessibile.

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ultimo aggiornamento: 17 Dicembre 2024 18:04

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